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Fuorismi 2

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Sta calmo, calmo stai calmo.

Il pensiero in controluce

assume la forma della sua cupida tregua

la sostanza di una lingua formosa

si dilegua sul palato

amen, polisolfato

secreto da un cedro

curato ad occhio nudo

prima che il vento lo caricasse di languide carezze

da slabbrare la corteccia 

e fare pace col benessere.

Dove s'è corrotto il rintocco languido del frutto

a nuova stagnazione del raccolto?

Qui il cielo è verde e nero

eppure ancora risuono per un tempo fragile

respiro genesi

poi muoio anch'io

entrando in te

che mi fai dolce linfa?

il tuo profumo è un prato dove declino e cado

non mi fai bene

tra sussurri e vene

lieve scintilla brucia

consuma appena fino alla fine

ogni mio primitivo gesto di resa.

Parlami, corpo vivente in preda a portenti,

toglimi dallo stadio di nume.

Compare una soglia oltre il sereno

che abbia qualcosa di terreno sulla bocca

è un retaggio di solchi antichi del tempo che fu.

Che mi offrirai quando tornerò con la preda in mano?

Altri scalpi per i battesimi del fiume.

A tratti percepire che senza di te

sarebbe naturale morire                       sei così bella.

Non è per me soccorrere il diluvio fino alla sconfitta.

Canto per non piangere

e bevo il succo dell'assenza

dai tuoi seni che non si prodigano più.

 

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